Azienda Agricola Terre di Melazzano

I Vigneti

Dal 2012 tutti i nostri vigneti, così come i nostri oliveti, sono condotti seguendo le regole dell'agricoltura biologica.
Fedeli al nostro motto a Terre di Melazzano facciamo crescere i nostri figli, lavoriamo, viviamo e con i prodotti ci alimentiamo.

Vigneto Prono
Occupa la collina alla destra di Terre di Melazzano. Su un'area di 6 Ha, con esposizione sud ovest e, grazie alle particolare caratteristiche pedoclimatiche, ospita recenti impianti di Sangiovese, Merlot e Colorino. È dalle uve di questo vigneto che produciamo il nostro vino più innovativo, Riscoperto, primo e ad oggi unico Chianti Classico senza solfiti aggiunti.

Montefioralle
Dal 2015 conduciamo 4Ha. Di vigna posti sul caratteristico poggio di Montefioralle, di cui 2.5 Ha. Sono stati oggetto di rinnovamento nel 2016.
La particolare espressione conformazione del suolo a prevalenza Galestro, ci induce a confidare che da queste vigne nasceranno i nostri vini più complessi, di grande eleganza e dotati di ottime capacità di invecchiamento. È grazie al legame con questo territorio che è nata la collaborazione con l'associazione dei Viticoltori di Montefioralle.

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Terre di Melazzano


il Gallo Nero

Il Chianti è una terra ricca di tradizione vinicole di cui esistono testimonianze etrusche e romane. Ma risalgono al XIII secolo i primi documenti della Lega del Chianti che identificano il territorio come zona di produzione del vino.

La Lega del Chianti fu una lega di città rurali (Radda, Gaiole e Castellina) dodati di un proprio statuto, per difendere e amministrare il territorio. Per stemma ebbero l’immagine di un Gallo Nero su fondo oro, oggi emblema del Consorzio del Chianti Classico per la tutela dell’omonimo vino.

Le origini del marchio pare siano ancorate alla antica rivalità tra Siena e Firenze: le due repubbliche si contendevano i confini territoriali da lunghi anni, e per porre fine a queste controversie decisero di far partire dalle rispettive mura due cavalieri "al canto del gallo", e che avrebbero stabilito il confine geografico tra le due città "là dove si fossero incontrati" dopo aver galoppato l’uno verso l’altro.

I senesi scelsero un bel gallo bianco, che ben presto appesantirono con un’alimentazione eccessiva, sia pure con le migliori intenzioni.

I fiorentini scelsero un galletto nero al quale davano poco da mangiare. Il giorno della sfida, il gallo nero per la fame iniziò a cantare prima ancora che spuntasse l’alba, e così il cavaliere fiorentino partì molto prima di quello senese, riuscendo ad arrivare vicinissimo alle mura della città rivale e ad aggiudicarsi il territorio del Chianti (Licenza Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported).